2011 Giorgio Pelissero Long Now Langhe Rosso
Giorgio Pelissero si è imbattuto nella Fondazione e l’idea è nata di colpo: usare la bottiglia per parlare dell’orologio: una decisione maturata su di un concetto semplice per cui nel vino c’è il tempo. E intorno a lui, in un movimento che ha integrato la tradizione con la tecnologia e che con eleganza ha fatto spazio anche alla musica.
Nel Marzo 2002 Brian Eno ci ha fatto visita in cantina ed ha condiviso il nostro progetto facendoci omaggio di cinque brani sperimentali sul suono dell’orologio, per sentire il vino ascoltando il tempo. Il tempo lento della natura, che influenza le stagioni, le piante, l’animo delle persone e il carattere dei vini.
E’ un tempo che i produttori conoscono bene, fatto di vigna, cantina e arte dell’attesa.
Occorrono anni di ricerche, di cure e di attenzioni prima che una piantina di vite messa a dimora sia in grado di dare un prodotto di qualità.
E altri anni passano ancora prima che questa riesca ad esprimersi al meglio della sua potenzialità. Un tempo lungo, intorno al quale tanto si discute e tanto si sta facendo. Ogni qualvolta si legge la recensione di un vino, viene riportato l'anno che l'autore consiglia per berlo.
Ogni volta che un cliente appassionato consumatore assaggia un bicchiere, si chiede e ci chiede quanto tempo potrà rimanere in bottiglia. E alle tradizionali aste di vecchie bottiglie introvabili vanno aggiungendosi borse del vino, futures e aziende che investono acquistando bottiglie che mettono in commercio nel momento ottimale.